La TARI (Tassa sui Rifiuti) rappresenta da sempre una spesa non trascurabile per le imprese italiane. Tuttavia, dal 2020 in avanti la normativa è cambiata in modo significativo, aprendo la strada a sconti ed esenzioni per chi gestisce i propri rifiuti in modo autonomo.
Secondo le stime, grazie alle nuove regole, un’azienda può ridurre la TARI fino al 60%, semplicemente uscendo in tutto o in parte dal servizio pubblico di raccolta.
Dal D.Lgs. 116/2020, che recepisce le direttive europee sull’economia circolare, le aziende possono scegliere di non avvalersi del servizio comunale per la gestione dei rifiuti, a patto di rivolgersi a operatori privati autorizzati.
Il principio è chiaro: chi non usa il servizio pubblico non deve pagare per intero la tassa. In particolare, l’impresa può ottenere l’esenzione totale o parziale dalla quota variabile della TARI, quella che copre il costo operativo della raccolta.
Le opportunità sono aperte a varie categorie:
In questi casi, affidandosi a un gestore privato dei rifiuti e documentando correttamente la raccolta e il recupero, l’impresa può richiedere la riduzione o l’annullamento della parte variabile della TARI.
Per usufruire di questa agevolazione, è necessario rispettare alcuni passaggi fondamentali:
La scadenza chiave è il 30 giugno 2025: entro questa data va inviata la comunicazione per ottenere la riduzione a partire dall’anno 2026.
Un aspetto che completa il quadro è il TQRIF (Testo Unico Qualità Rifiuti), introdotto da ARERA per garantire standard minimi di servizio su tutto il territorio nazionale.
Questo significa maggiore trasparenza nei costi, regole uniformi per i rimborsi e tempi certi per la gestione delle pratiche. Elementi che riducono contenziosi e garantiscono all’impresa di sapere sempre cosa paga e perché.
Per le aziende italiane, ridurre la TARI non significa solo tagliare una voce di spesa, ma anche ottimizzare la logistica interna e migliorare le performance ambientali.
Un contratto privato di raccolta, infatti, permette spesso di pianificare ritiri più flessibili, evitare accumuli inutili e incrementare le percentuali di recupero, valorizzando i materiali riciclabili.
Con l’aumento dei costi di energia e smaltimento, ogni voce di bilancio va ottimizzata. La riduzione della TARI è una leva concreta che molte imprese possono sfruttare già quest’anno per alleggerire la spesa e rendere la gestione dei rifiuti più efficiente e sostenibile.
Affidati a noi e valuta subito questa opportunità: hai tempo fino al 30 giugno 2025 per fare la differenza sul Tuo bilancio.
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